La Voce della Psiche nella pratica clinica
“La materia è lo Spirito che si muove abbastanza lentamente per essere visto,” -De Chardin
A volte ci dimentichiamo di alzare gli occhi e di guardare la luna. Di guardare i misteri della vita e della natura. Di chiederci come mai la vita di uno abbia preso una rotta particolare, andando ripetutamente dentro e intorno al pericolo, alla sofferenza e alle difficoltà, mentre altri non sono afflitti da tali angosce. E di chiederci come possiamo spezzare l'incantesimo che ci tiene impastoiati in tale inquietudine e, come trovare modi di trascorrere una vita migliore, in relazione con il Sé.
Quando riflettiamo sulle parole di De Chardin che "La materia è Spirito che si muove abbastanza lentamente per essere vista", iniziamo a capire che i modelli delle nostre vite, sebbene profondamente personali, sono governati da influenze archetipiche. Dalle amicizie, alla carriera, al matrimonio, alla base di ciascuno, sta la nostra relazione con il Sé che opera come organizzatore centrale della nostra vita e del nostro comportamento.
Non sorprende quindi il fatto che questi imperativi archetipici influenzino fortemente la relazione terapeutica. Qui l’Io manifesta chiare quelle archetipiche problematiche presenti nella Psiche del paziente strutturando le dinamiche interattive tra il paziente e il terapista. Per esempio, un paziente che lotta per tutta la vita contro problemi di abbandono e di cattivi legami, negozia un programma di trattamento a settimane alterne. In questo caso il campo archetipico dell’ abbandono è ri-costituito e c’è un re-enactment (ri-attualizzazione) nella seduta.
Jung, commentando i progressi e gli aspetti che potenzialmente redimono e i fatti di proposito di tale re-enactment scrive: “I simboli della totalità si presentano spesso all'inizio del processo di individuazione, anzi possono spesso essere osservati nei primi sogni della prima infanzia. Questa osservazione dice molto a proposito di un'esistenza a priori di una potenziale totalità, e a questo punto si propone l'idea di entelechia. Sembra che qualcosa di già esistente sia stato messo insieme "CW 9i P278
È questo archetipico, preesistente campo dell’ abbandono che è stato "messo insieme". La relazione terapeutica diventa ora la scena su cui la Psiche racconta la storia della vita interiore del paziente. Se questi re-enactments non vengono compresi e tradotti, il paziente sperimenterà un disagio ancora maggiore e potrebbe alla fine abbandonare il trattamento. Tuttavia, se spiegata e corretta, la relazione terapeutica funge da mezzo entro cui la liberazione dal complesso dell’ abbandono e una vita più ricca di significato e di relazioni diventa una possibilità. Nel comprendere la natura archetipica di queste dinamiche interattive, noi ci rendiamo conto che è il Sé che ha scritto la coreografia di questa danza tra il paziente e il terapeuta.
Durante questo seminario della durata di una settimana, ogni sessione della mattina si concentrerà sulla "Voce della psiche nella relazione terapeutica". Le sessioni pomeridiane faciliteranno un approfondimento del ruolo dei sogni nella pratica clinica. Ad esempio, un paziente ha il seguente sogno: Io sogno una parata militare in cui un sottomarino percorre la strada sulle ruote. I sottomarini sono costruiti per viaggiare sott'acqua, nelle profondità dell'oceano. Come simbolo, esso è emblematico dell’ attraversamento delle profondità della Psiche. Il contesto del sogno di una parata militare con il sottomarino mostrato mentre percorre la strada, riflette non solo un senso illusorio di profondità, ma la sfilata suggerisce ciò che può essere il narcisismo del terapeuta. Questa immagine cattura davvero la profondità e il significato che noi speriamo di trovare nei nostri sogni durante la terapia ? Al contrario, il sogno di un paziente di un falegname di talento o di un costruttore di barche. Questa immagine commenta favorevolmente la capacità del medico di lavorare con il Sé e l'anima. Chiaramente, i sogni forniscono un riflesso oggettivo del processo terapeutico e offrono direzione e guida sia al paziente sia al terapeuta.
Questo programma promette di essere un seminario veramente significativo e che concede il tempo di indagare sul funzionamento della Psiche poiché influenza così profondamente la nostra vita e il processo terapeutico. Allo stesso modo esamineremo il significato archetipico dei seguenti concetti e problemi terapeutici: Transfert, controtransfert, coazione a ripetere, identificazione proiettiva, difesa maniacale, devastazione della negazione e migrazione dei contenuti dimenticati.
Spero che ti unirai a noi sull'isola del Giglio, situata nell'Arcipelago Toscano, durante questa settimana di studio. Nello splendore lussureggiante dell'isola, si trovano spiagge incontaminate, cibo meraviglioso, tra cui pesce fresco, specialità locali e paste regionali come Pasta alla Bottarga e Pasta alla Seppia Nera, il tutto abbinato al vino senza uguali ottenuto dall'uva locale chiamata Ansonaco. Inoltre, ti accompagnerò personalmente in un tour in cui seguiremo gli aromi del rosmarino e di altre erbe aromatiche e a visitare uno chef locale che negli ultimi 40 anni ha preparato il più delizioso "pollo al girarrosto" che io abbia mai assaggiato. !!!!!!
Incluso nella quota di iscrizione di $ 2.300,00
➢ Elegante colazione ogni giorno, con vista mare
➢ 7 notti in camera doppia (camera singola e vista mare disponibili con sovrapprezzo)
A volte ci dimentichiamo di alzare gli occhi e di guardare la luna. Di guardare i misteri della vita e della natura. Di chiederci come mai la vita di uno abbia preso una rotta particolare, andando ripetutamente dentro e intorno al pericolo, alla sofferenza e alle difficoltà, mentre altri non sono afflitti da tali angosce. E di chiederci come possiamo spezzare l'incantesimo che ci tiene impastoiati in tale inquietudine e, come trovare modi di trascorrere una vita migliore, in relazione con il Sé.
Quando riflettiamo sulle parole di De Chardin che "La materia è Spirito che si muove abbastanza lentamente per essere vista", iniziamo a capire che i modelli delle nostre vite, sebbene profondamente personali, sono governati da influenze archetipiche. Dalle amicizie, alla carriera, al matrimonio, alla base di ciascuno, sta la nostra relazione con il Sé che opera come organizzatore centrale della nostra vita e del nostro comportamento.
Non sorprende quindi il fatto che questi imperativi archetipici influenzino fortemente la relazione terapeutica. Qui l’Io manifesta chiare quelle archetipiche problematiche presenti nella Psiche del paziente strutturando le dinamiche interattive tra il paziente e il terapista. Per esempio, un paziente che lotta per tutta la vita contro problemi di abbandono e di cattivi legami, negozia un programma di trattamento a settimane alterne. In questo caso il campo archetipico dell’ abbandono è ri-costituito e c’è un re-enactment (ri-attualizzazione) nella seduta.
Jung, commentando i progressi e gli aspetti che potenzialmente redimono e i fatti di proposito di tale re-enactment scrive: “I simboli della totalità si presentano spesso all'inizio del processo di individuazione, anzi possono spesso essere osservati nei primi sogni della prima infanzia. Questa osservazione dice molto a proposito di un'esistenza a priori di una potenziale totalità, e a questo punto si propone l'idea di entelechia. Sembra che qualcosa di già esistente sia stato messo insieme "CW 9i P278
È questo archetipico, preesistente campo dell’ abbandono che è stato "messo insieme". La relazione terapeutica diventa ora la scena su cui la Psiche racconta la storia della vita interiore del paziente. Se questi re-enactments non vengono compresi e tradotti, il paziente sperimenterà un disagio ancora maggiore e potrebbe alla fine abbandonare il trattamento. Tuttavia, se spiegata e corretta, la relazione terapeutica funge da mezzo entro cui la liberazione dal complesso dell’ abbandono e una vita più ricca di significato e di relazioni diventa una possibilità. Nel comprendere la natura archetipica di queste dinamiche interattive, noi ci rendiamo conto che è il Sé che ha scritto la coreografia di questa danza tra il paziente e il terapeuta.
Durante questo seminario della durata di una settimana, ogni sessione della mattina si concentrerà sulla "Voce della psiche nella relazione terapeutica". Le sessioni pomeridiane faciliteranno un approfondimento del ruolo dei sogni nella pratica clinica. Ad esempio, un paziente ha il seguente sogno: Io sogno una parata militare in cui un sottomarino percorre la strada sulle ruote. I sottomarini sono costruiti per viaggiare sott'acqua, nelle profondità dell'oceano. Come simbolo, esso è emblematico dell’ attraversamento delle profondità della Psiche. Il contesto del sogno di una parata militare con il sottomarino mostrato mentre percorre la strada, riflette non solo un senso illusorio di profondità, ma la sfilata suggerisce ciò che può essere il narcisismo del terapeuta. Questa immagine cattura davvero la profondità e il significato che noi speriamo di trovare nei nostri sogni durante la terapia ? Al contrario, il sogno di un paziente di un falegname di talento o di un costruttore di barche. Questa immagine commenta favorevolmente la capacità del medico di lavorare con il Sé e l'anima. Chiaramente, i sogni forniscono un riflesso oggettivo del processo terapeutico e offrono direzione e guida sia al paziente sia al terapeuta.
Questo programma promette di essere un seminario veramente significativo e che concede il tempo di indagare sul funzionamento della Psiche poiché influenza così profondamente la nostra vita e il processo terapeutico. Allo stesso modo esamineremo il significato archetipico dei seguenti concetti e problemi terapeutici: Transfert, controtransfert, coazione a ripetere, identificazione proiettiva, difesa maniacale, devastazione della negazione e migrazione dei contenuti dimenticati.
Spero che ti unirai a noi sull'isola del Giglio, situata nell'Arcipelago Toscano, durante questa settimana di studio. Nello splendore lussureggiante dell'isola, si trovano spiagge incontaminate, cibo meraviglioso, tra cui pesce fresco, specialità locali e paste regionali come Pasta alla Bottarga e Pasta alla Seppia Nera, il tutto abbinato al vino senza uguali ottenuto dall'uva locale chiamata Ansonaco. Inoltre, ti accompagnerò personalmente in un tour in cui seguiremo gli aromi del rosmarino e di altre erbe aromatiche e a visitare uno chef locale che negli ultimi 40 anni ha preparato il più delizioso "pollo al girarrosto" che io abbia mai assaggiato. !!!!!!
Incluso nella quota di iscrizione di $ 2.300,00
➢ Elegante colazione ogni giorno, con vista mare
➢ 7 notti in camera doppia (camera singola e vista mare disponibili con sovrapprezzo)
- Autobus di andata e ritorno da Roma a Porto Santo Stefano (ci incontreremo all'aeroporto di Roma L.DaVinci e andremo a Porto Santo Stefano dove ci imbarcheremo sul traghetto per il Giglio)
- Andata e ritorno ferryboat da Porto Santo Stefano all’Isola Del Giglio
- Ogni giorno pause caffè durante il seminario
- Apericena di benvenuto
- Cena di fine seminario
- Numero limitato di posti riservati a non clinici.
Dott. Michael Conforti. È un analista junghiano, fondatore e direttore dell'Istituto di Assisi. È membro di facoltà del CG Jung Institute di Boston, della CG Jung Foundation di New York, e per molti anni ha prestato servizio come Membro Senior di facoltà nel Programma di Dottorato e Master in psicologia clinica di Antioch nel New England. Pioniere nel campo degli studi del rapporto materia-psiche, il dottor Conforti sta studiando attivamente il funzionamento dei campi archetipici e il rapporto tra la psicologia junghiana e le nuove scienze. Ha presentato il suo lavoro a una vasta gamma di pubblico nazionale e internazionale, tra cui il CG Jung Institute di Zurigo e le organizzazioni junghiane dell’ Australia, del Canada, della Colombia, dell" Cipro,della Danimarca, dell’Ecuador, dell’Italia, della Russia, della Svizzera e del Venezuela.
È autore di Threshold Experiences: The Archetype of Beginnings (2007) e Field, Form and Fate: Patterns in Mind, Nature and Psyche (2002). I suoi articoli sono apparsi in Psychological Perspectives, Jung Library Journal di San Francisco, Roundtable Press, World Futures: The Journal of General Evolution e Spring Journal; i suoi libri sono stati tradotti in italiano, russo e presto ci sarà una versione spagnola del suo lavoro.
È autore di Threshold Experiences: The Archetype of Beginnings (2007) e Field, Form and Fate: Patterns in Mind, Nature and Psyche (2002). I suoi articoli sono apparsi in Psychological Perspectives, Jung Library Journal di San Francisco, Roundtable Press, World Futures: The Journal of General Evolution e Spring Journal; i suoi libri sono stati tradotti in italiano, russo e presto ci sarà una versione spagnola del suo lavoro.
Silvia Behrend, D. Min., M. Div., è direttrice degli Studi Internazionali per l'Istituto di Assisi, Analista di Modelli Archetipici Certificata, mentore ed educatrice presso uno studio privato a Olympia, Washington. Durante i suoi venticinque anni di lavoro ministeriale si è concentrata sul potere dell’arte di trasformazione nelle istituzioni secolari e religiose basato sulla pedagogia centrata sul soggetto, sulla psicologia del profondo e sulla teologia delle relazioni e della creatività. Inoltre insegna e sviluppa classi di dottorato, è leader della parrocchia e sviluppa programmi per integrare e collegare comunità culturali, sociologiche, politiche e interreligiose che dimostrano il potere di trasformazione dell'arte per gli individui e la comunità.
Silvia ha portato questa esperienza creativa, sociologica e ministeriale nel lavoro dell'Istituto di Assisi. Ha tenuto webinar e conferenze in inglese e spagnolo in Australia, Colombia, Russia e Spagna. Come leader clinico, Silvia ha co-sviluppato e co-implementato programmi e ritiri per l'Istituto di Assisi. Come docente senior, ospita webinar nazionali e internazionali su molte materie; analisi del modello dei sogni, campo della leadership, sviluppo psicologico, comunicazione creativa, inconscia, voce della psiche e altri. Più recentemente, ha partecipato attivamente all'espansione del programma in America Latina, prestando servizio come traduttrice e amministratrice del programma di certificazione Voz de la Psique. Silvia fa la nonna, si dedica al giardinaggio , alla danza e trascorre del tempo nel suo atelier d'arte.
Silvia ha portato questa esperienza creativa, sociologica e ministeriale nel lavoro dell'Istituto di Assisi. Ha tenuto webinar e conferenze in inglese e spagnolo in Australia, Colombia, Russia e Spagna. Come leader clinico, Silvia ha co-sviluppato e co-implementato programmi e ritiri per l'Istituto di Assisi. Come docente senior, ospita webinar nazionali e internazionali su molte materie; analisi del modello dei sogni, campo della leadership, sviluppo psicologico, comunicazione creativa, inconscia, voce della psiche e altri. Più recentemente, ha partecipato attivamente all'espansione del programma in America Latina, prestando servizio come traduttrice e amministratrice del programma di certificazione Voz de la Psique. Silvia fa la nonna, si dedica al giardinaggio , alla danza e trascorre del tempo nel suo atelier d'arte.
Muriel McMahon è un analista junghiana addestrata a Zurigo e pratica in Ontario, Canada. È co-direttrice degli studi per l'Istituto di Assisi, ex analista della formazione e membro della facoltà del CG Jung Institute, Zurigo, caporedattore dell'Assisi Journal, e dell’ Assisi Institute Masters Dream Patterning e Archetypal Pattern Analyst. Muriel ha scritto articoli e insegnato a livello internazionale. Con particolare attenzione al suo lavoro nel complesso transgenerazionale, ha presentato i suoi lavori a Zurigo, Colombia, Russia, Francia, Stati Uniti e Canada. È stata un punto di riferimento del primo simposio di analisti canadesi junghiani nel 2015.
In particolare, ha co-ospitato in concomitanza gli anziani e gli insegnanti del Canadian First Nations Elders and Teachers presso il CG Jung Institute di Zurigo. Nel roseto! Lo studio esperienziale delle modalità di guarigione indigene argomenta il suo studio accademico in letteratura, educazione e psicologia. Muriel si sforza di approfondire la conversazione tra l'archetipo e l'istintuale e di vivere una vita simbolica.
“Giglio Porto” ©Photo by Lorenzo G https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ sized to fit page
In particolare, ha co-ospitato in concomitanza gli anziani e gli insegnanti del Canadian First Nations Elders and Teachers presso il CG Jung Institute di Zurigo. Nel roseto! Lo studio esperienziale delle modalità di guarigione indigene argomenta il suo studio accademico in letteratura, educazione e psicologia. Muriel si sforza di approfondire la conversazione tra l'archetipo e l'istintuale e di vivere una vita simbolica.
“Giglio Porto” ©Photo by Lorenzo G https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/ sized to fit page
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